Istituti
Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio – CERSAL

Il Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio è stato costituto nel 1977 per iniziativa di mons. Giovanni Antonazzi, Romana Guarnieri e Luciano Osbat.
Le finalità del Centro di ricerche sono:
– promuovere studi e ricerche sulla storia dell’Alto Lazio dal medioevo all’età contemporanea con particolare riferimento alla vita religiosa della società contadina e del territorio;
– costruire una biblioteca specializzata per la storia religiosa e la storia sociale dell’Alto Lazio e per i problemi di metodologia della ricerca storica da mettere a disposizione degli studenti e degli studiosi;
– promuovere la salvaguardia degli archivi ecclesiastici e civili esistenti nell’Alto Lazio, curandone inventariazione e dove è possibile, favorendone l’unificazione al fine di assicurarne la conservazione e facilitarne la consultazione;
– favorire l’avvio agli studi storici di studenti universitari, di giovani laureati e di studiosi, così laici che ecclesiastici, i quali dimostrino di possedere le capacità e l’interesse per questo genere di ricerche;
– organizzare incontri e dibattiti con studiosi italiani e stranieri per approfondire la conoscenza  dei più recenti risultati della ricerca che riguardino la vita religiosa e la vita sociale;
– curare la pubblicazione dei risultati delle ricerche e dare informazione sulle ricerche svolte da altri.

Il Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio è nato con l’obiettivo fondamentale di ordinare e valorizzare gli archivi storici locali dell’Italia centrale, di studiare la storia sociale e religiosa del territorio a nord di Roma. Ha introdotto agli studi di storia del territorio molti studenti universitari a partire dalla compilazione delle tesi di laurea e di dottorato. Ha programmato e realizzato diverse ricerche sulla storia  dell’Alto Lazio che poi sono state pubblicate. Nei suoi primi anni di vita ha pubblicato la rivista «Rassegna degli studi e delle attività culturali nell’Alto Lazio» e successivamente ha avviato la pubblicazione di diverse collane di studi legate a temi specifici (la storia religiosa, le figure esemplari, gli archivi) e alla storia del territorio. Ha collaborato con la Facoltà di conservazione dei beni culturali dell’Università della Tuscia per le attività di tirocinio didattico e formativo che si sono svolte in archivi storici locali e presso il Centro di documentazione diocesano di Viterbo. Collabora con gli archivi diocesani ed ecclesiastici e con gli archivi comunali per la valorizzazione del patrimonio documentario promuovendo l’ordinamento e l’inventariazione degli stessi archivi. Agisce in simbiosi con il Centro di documentazione per la storia e la cultura religiosa della diocesi di Viterbo con il quale ha organizzato gli “Incontri a Palazzo papale”, le “Mostre”, le attività di ricerca.

Il patrimonio archivistico

Archivio Giovanni Antonazzi: raccoglie le carte del fondatore del Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio che è stato docente nel Pontificio seminario regionale di S. Maria della Quercia, economo del Collegio urbano di Propaganda Fide, pro-segretario per l’economia della Congregazione di Propaganda Fide, collaboratore di don Giuseppe De Luca e poi di Gabriele De Rosa presso le Edizioni di Storia e Letteratura di Roma.

Archivio storico, di deposito e corrente del Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio: raccoglie le carte, a partire dagli anni ’70, che hanno riguardato il Centro di studi giovanili e poi il Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio nato nel 1977.

 

ATTIVITA’ ARCHIVISTICA

A partire dal 1978, prima in collaborazione con la Fondazione Adriano Olivetti e poi in proprio, il Centro di ricerche si è occupato dell’ordinamento e dell’inventariazione degli archivi locali (pubblici e privati) del territorio a confine tra l’Agro Romano e la Tuscia. Si è trattato di una decina di archivi comunali, di alcuni archivi di Università agrarie, di archivi parrocchiali e di archivi diocesani (in particolare gli archivi delle diocesi di Sutri, di Nepi, di Civita Castellana, di Porto e Santa Rufina e di Viterbo). Sono espressione di questo interesse per il patrimonio archivistico una serie di convegni e incontri che il Centro di ricerche ha realizzato nel territorio tra Roma e Viterbo.

Tra questi ricordiamo in particolare:

Gli archivi diocesani dell’Alto Lazio (23 giugno 1979)
Gli archivi comunali: problemi di ordinamento e ipotesi di conservazione e utilizzazione (14 giugno 1980)
Le fonti bibliografiche e archivistiche per la storia del territorio del Distretto di Morlupo (1981-1982)
Confraternite: società, cultura, religione in età moderna e contemporanea (12-13 maggio 1989)
Il localismo nell’economia e nell’analisi del territorio, nella lingua e nella letteratura, nella gestione degli archivi e delle biblioteche (9 luglio 1996)
Gli archivi ecclesiastici e l’informatica (16-17 ottobre 1998)
Gli archivi pubblici e privati di interesse storico a livello locale (29 settembre 2006)
Archivi e biblioteche ecclesiastiche: da depositi a giacimenti culturali (8 settembre 2014)

 

ARCHIVI SINDACALI

La collaborazione prestata dal Presidente del CERSAL, Luciano Osbat, e da altri soci alla Fondazione Giulio Pastore a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso ha avviato l’acquisizione di competenze nel settore degli archivi sindacali che sono state poi impiegate sia nell’ordinamento e inventariazione degli archivi posseduti dalla Fondazione Giulio Pastore (come l’Archivio Giulio Pastore, l’Archivio della Segreteria confederale CISL 1947-1958, l’Archivio Lamberto Giannitelli, 1902-1974) sia in interventi di ordinamento e inventariazione di archivi sindacali all’esterno della Fondazione (come è accaduto per gli archivi dell’Unione Sindacale Regionale CISL del Lazio e gli archivi delle singole Unioni sindacali territoriali della CISL della stessa regione).
Cessata la collaborazione con la Fondazione Giulio Pastore, Luciano Osbat ha continuato ad intervenire per ordinare e inventariare archivi sindacali e da ultimo ha operato per la ricostituzione dell’archivio dell’Unione sindacale territoriale – CISL di Terni e infine per l’ordinamento e l’inventariazione dell’Archivio storico nazionale della FIM-CISL nella sua sede di Via Tevere 20, a Roma.. Quest’ultimo lavoro, condotto negli anni 2016-2019, ha portato alla stesura di un inventario, ora trasferito in digitale con il programma Archiui e visibile nelle pagine di Lazio 900 e in una introduzione storico-archivistica di prossima pubblicazione sul “Bollettino dell’archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia”.

Progetto realizzato grazie al contributo di