Istituti
Società di studi fiumani

La Società di studi fiumani, sorta a Fiume nel 1923 (oggi Rijeka in Croazia), fu ricostituita con il suo Archivio Museo Storico a Roma nel 1960, dopo l’esodo dei fiumani avvenuto in seguito all’occupazione jugoslava della città nel 1945.
La Società cura la conservazione e la valorizzazione di cimeli, documenti archivistici, libri, fotografie, carte geografiche e opere d’arte (prevalentemente quadri di artisti fiumani dal 1700 ai giorni nostri) relativi ai territori giuliano-dalmati ceduti dall’Italia alla Jugoslavia dopo la seconda guerra mondiale, promuove la ricerca storica, organizza seminari di studio, convegni, corsi di aggiornamento per docenti, mostre e conferenze nelle scuole di ogni ordine e grado. Pubblica la rivista semestrale Fiume, nata nel 1923, in concomitanza alla fondazione della Società e cura l’edizione di opere e saggi storici. Dal 1990 la Società ha promosso il dialogo con la città d’origine, realizzando numerose e significative iniziative culturali con le istituzioni degli italiani rimasti e della cittadinanza croata.
L’idea di raccogliere in un Archivio Museo le memorie sparse di Fiume nasce nel 1956 in una corrispondenza tra Luigi M. Torcoletti e Nino Perini in occasione di una mostra di cimeli fiumani. Alcuni anni dopo, in un incontro a Venezia dello storico fiumano Attilio Depoli con alcuni amici, l’idea acquistò una forma più concreta. Si parlò allora della sorte che attendeva i documenti, le pubblicazioni susseguitesi a Fiume nel corso dei secoli fino ai giorni nostri, i cimeli, le stampe, le raccolte di giornali in possesso di tanti concittadini, le lettere di personaggi che avevano partecipato alla vita della città nei suoi momenti più drammatici e così via. L’istituzione dell’Archivio Museo costituisce, dunque, la realizzazione concreta del desiderio di raccogliere e salvare dall’incuria e dalla dispersione materiale librario, documentale, artistico e fotografico, insieme a cimeli d’ogni genere.
L’Archivio Museo storico di Fiume della Società di studi fiumani, per decreto n. 103089 datato 12 luglio 1972 del Ministro della pubblica istruzione, è stato dichiarato “sito di eccezionale interesse storico e artistico”, da allora è sottoposto alla tutela delle leggi dello Stato. Inoltre, il 20 febbraio 1987, l’Archivio è stato dichiarato dalla Soprintendenza archivistica del Lazio, con apposito documento (n. 103111), “di notevole interesse storico”, e quindi sottoposto alla disciplina di tutela prevista attualmente dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. L’Archivio Museo Storico di Fiume in Roma è riconosciuto anche dalla L. 92/2004 che istituisce la Giornata del Ricordo in memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo dei giuliano-dalmati.
L’Archivio Museo storico (diretto da Marino Micich) si compone di una esposizione permanente al piano inferiore, e di un archivio, una biblioteca e un’emeroteca al piano superiore.

Il patrimonio archivistico

L’Archivio raccoglie materiale molto eterogeneo con particolare riferimento, ma non solo, alla città di Fiume. Vi sono custoditi tre archivi personali, quello di Riccardo Zanella, di Antonio Grossich e di Gian Proda. Molte sono le miscellanee create dai primi conservatori dell’archivio sulla base delle spontanee donazioni di esuli fiumani. Agli studiosi è garantito l’accesso ai fondi, molti dei quali sono stati ordinati. Alcuni fondi sono presenti nella piattaforma on-line Lazio ‘900, da cui sono agevolmente consultabili. L’archivio, in linea generale, è composto da fondi storici e fondi che vengono continuamente implementati grazie a donazioni e acquisizioni. I fondi storici sono:

1. Fondo Personalità Fiumane, raccoglie documentazione eterogenea appartenuta, tra gli altri, a personalità quali Andrea Lodovico de Adamich, Icilio Bacci, Riccardo Gigante, Oscar Sinigaglia, Leo Valiani, o a famiglie (Famiglia Gelletich, per esempio) la cui storia è strettamente connessa con le vicende politiche, artistiche e culturali di Fiume.

2. Archivio Riccardo Zanella, conserva carte private del Presidente dello Stato Libero di Fiume (1921-1924) organizzate in 50 faldoni.

3. Archivio Attilio Depoli (ora Fondo Miscellaneo già Depoli), costituito di album fotografici e 10 faldoni con materiale eterogeneo (lettere, volantini, appelli, manifesti, ecc.) sull’Impresa di Fiume (1919-1920) con autografi originali di Gabriele d’Annunzio in corso di digitalizzazione.

4. Archivio Antonio Grossich, conserva lettere di Gabriele d’Annunzio a Grossich in qualità di Presidente del Consiglio Nazionale Italiano di Fiume, e documentazione privata. Consta di 12 faldoni.

5. Archivio Giovanni Proda, consiste in 12 faldoni contenenti per lo più la corrispondenza ufficiale di Giovanni Proda, archivista e primo conservatore dell’Archivio Museo storico di Fiume, in merito all’organizzazione dell’associazionismo fiumano in esilio.

6. Fondo Whitehead, contiene documentazione di carattere tecnico sulla storia e la fabbricazione del siluro, che avveniva nel silurificio Whitehead a Fiume. Contiene 30 fascicoli e album fotografici.

7. Carte geografiche e passaporti, contiene antiche e recenti carte geografiche di Fiume e dell’Istria, nonché documenti personali (passaporti soprattutto) appartenuti a fiumani vissuti tra l’800 e il ‘900.

8. Fondo Casa della Bambina giuliana e dalmata, consta di una massa documentale organizzata in 3 serie di oltre 300 fascicoli riguardanti l’attività assistenziale condotta dall’ente morale Opera nazionale per l’assistenza ai profughi giuliani e dalmati nella città di Roma. Inoltre il fondo raccoglie documenti relativi ai singoli alunni del convitto e al personale docente e amministrativo.

9. Fondo filatelico, composto da numerose raccolte di francobolli d’epoca su Fiume e annulli postali. Contiene anche ricerche e valutazioni di ordine storico filatelico.

10. Fondo CAI (Club Alpino Italiano) – Sezione di Fiume. Consta di 10 faldoni contenti lettere, fotografie, verbali, elenco dei soci del Club Alpino Italiano – Sezione di Fiume dalla sua ricostituzione in esilio ai giorni nostri.

11. Fondo Sport Giuliano-Dalmata, consta di circa seimila documenti (tra cui lettere, fotografie, medaglie, gagliardetti, tessere sociali) riguardanti le società sportive esistite sia nella terra di origine (in particolare la città di Fiume), sia ricostituite in esilio come la Canottieri Eneo e la A.S. Giuliana.

12. Fondo Giovine Fiume, consiste in lettere, verbali, inviti, tessere, fotografie, album fotografici concernenti la vita e l’attività dell’associazione irredentistica La Giovine Fiume e dell’omonimo giornale, i cui numeri sono conservati in emeroteca.

Tra i fondi archivistici in continuo accrescimento l’Archivio Generale, creato nel 2006 per la riconosciuta necessità di sistemare razionalmente fondi pervenuti grazie a donazioni, acquisizioni, riordino di documenti. Il Fondo Esodo Giuliano-Dalmata raccoglie documentazione eterogenea (lettere, ritagli di giornali, fotografie) su singoli esuli da Fiume, dall’Istria e dalla Dalmazia e su enti e associazioni sorte in Italia e all’estero preposte alla cura, all’assistenza dei profughi dopo il 1945; consta di 50 faldoni. Il Fondo Fonti Orali, costituitosi nel corso del 2008, conserva materiale relativo alle interviste a testimoni degli eventi legati alla storia dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.

Contatti

Sede operativa e legale:
Via Antonio Cippico, 10 – 00143 Roma
Tel. 065923485; info@fiume-rijeka.it
Presidente: Giovanni Stelli
Segretario generale: Marino Micich

Archivio, Museo e Biblioteca
Orari di apertura al pubblico:
lunedì-mercoledì e venerdì 15.00-19.00; giovedì 10.00-12.00

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