L’Istituto Nazionale di Studi Romani – onlus, fondato nel 1925, affronta il problema della conoscenza di Roma in tutti i suoi aspetti (storici, archeologici, artistici, linguistici, urbanistici, sociali, economici, e così via) e in tutte le epoche della sua storia, dall’antichità ai nostri giorni. Finalità di ricerca e di alta divulgazione sono, nell’impegno dell’Istituto, strettamente connessi.
Oltre alla ricerca scientifica l’Istituto cura l’organizzazione di congressi nazionali e internazionali; corsi e conferenze; giornate di studio; concorsi; concerti; mostre d’arte; sopralluoghi a monumenti e a raccolte d’arte a Roma, in Italia e all’estero.
Sede dell’Istituto è l’ex-convento di S. Alessio sull’Aventino, concessagli da Roma Capitale.
L’Istituto di Studi Romani ebbe come Presidente Pietro Fedele – fino al giugno 1929 –, poi Luigi Federzoni, fino al giugno 1931, poi Vittorio Scialoja. Morto questi nel novembre 1933, alla presidenza fu eletto Carlo Galassi Paluzzi, al quale si doveva la fondazione dell’istituzione e che ne aveva diretto l’attività prima con la qualità di Segretario Generale e poi con quella di Direttore. Egli presiedette l’Istituto fino al 17 agosto 1944.
Retto in gestione commissariale e poi presieduto da Quinto Tosatti (1944-1960), da Pietro Romanelli (1960-1980), da Giorgio Petrocchi (1980-1984), da Luigi de Nardis (1984-1992), da Gaetano Miarelli Mariani (1992-1996) e da Mario Petrucciani (1996-16 luglio 2001), Mario Mazza (2001-2008) è ora presieduto dal Professor Paolo Sommella.
Organo ufficiale dell’Ente fu inizialmente la rivista«Roma», fondata già nel 1923. Cessata questa nel 1944, dal 1953 voce dell’Istituto divenne ed è «Studi Romani». Le iniziative scientifiche e culturali vengono rese note mensilmente con la «Rassegna d’Informazioni dell’Istituto Nazionale di Studi Romani».
Presso l’Istituto vi sono una biblioteca, una fototeca e un archivio, dichiarato di notevole interesse storico (Soprintendenza archivistica per il Lazio, n. 130509 del 22.10.1990).
ARCHIVIO ISTITUZIONALE
L’Archivio istituzionale conserva i documenti relativi alle diverse attività svolte dall’Istituto dal momento della sua fondazione al 1999 nel caso di pratiche esaurite. Le pratiche non ancora esaurite sono, invece, conservate nell’Archivio corrente. L’ Archivio dell’Istituto è stato dichiarato di notevole interesse storico il 22.10.1990 e, pertanto, è sottoposto alla tutela della legge 30.9.1963 n. 1409.
FONDI DI PERTINENZA DELLA BIBLIOTECA
Si tratta di una serie di piccoli fondi archivistici, la maggior parte ancora da riordinare:
FOTOTECA
La Fototeca, che raccoglie circa 33.000 positive, 15.000 diapositive e 8.000 negative, è costituita in gran parte dal materiale illustrativo prodotto o utilizzato dall’Istituto nel corso della sua attività, in particolare a corredo delle pubblicazioni scientifiche. Essa costituisce quindi un’importante raccolta di immagini di carattere interdisciplinare – storico, archeologico, artistico, architettonico, urbanistico, folklorico – in gran parte relativa a Roma e al suo territorio. Oltre alla cospicua raccolta di riproduzioni di Piante di Roma e Carte del Lazio, di particolare rilievo è il fondo fotografico denominato “Vita dell’Istituto”, che documenta i momenti salienti della storia dell’istituzione – e della vita culturale romana – fin dal suo atto fondativo.
Piazza dei Cavalieri di Malta, 2 – 00153 Roma
Tel. 06.5743442 – 06.5743445 fax 06.5743447
[@] studiromani@studiromani.it
Presidente: Paolo Sommella
Direttore: Letizia Lanzetta
Archivio: biblioteca@studiromani.it
Orario di apertura dell’archivio: lunedì-venerdì 9.30-14.00.